La storia e la spiritualità mariana dell'Ordine Carmelitano, specialmente durante i secoli XIII XV, si arricchirono di motivi devozionali che contribuirono alla crescita della primitiva tradizione storica. 

È in questo periodo che si colloca un episodio di grande importanza, forse il più famoso, per la devozione alla Madonna del Carmine.

Era il 16 luglio 1251: mentre il superiore generale dell’Ordine San Simone Stock era assorto in preghiera, e stava chiedendo alla Vergine Maria di non abbandonare l’Ordine dei Fratelli a Lei consacrati, improvvisamente gli apparve la Vergine Maria, che da un lato reggeva il figlio Gesù, e dall’altro con la mano libera gli offriva il Santo Scapolare – una parte dell’abito dei frati – pronunciando quelle parole importantissime non solo per i frati, ma per tutti coloro che in seguito avessero indossato devotamente quel particolare indumento da lei consacrato: “Prendi, figlio carissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia protezione. È un segno eterno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace, tra me e voi. Chi morirà indossando questo abito, non soffrirà il fuoco eterno”. 

Questa solenne promessa con cui la Madonna si impegnava a proteggere quanti la onoravano con il titolo di Vergine Maria del Monte Carmelo, o del Carmine, fu confermata diversi anni più tardi – nel 1322 – durante un’apparizione, sempre della Vergine del Carmelo, all’allora Papa Giovanni XXII.

Questi raccontò di aver avuto anche lui una visione in cui la Vergine gli prometteva che tutti i fedeli che in vita avessero indossato piamente il Santo Scapolare, sarebbero stati salvi, e il sabato successivo alla loro morte sarebbero stati comunque liberati dalle pene del Purgatorio per essere trasferiti in Paradiso.

Tutti i particolari di questa apparizione sono descritti e confermati ufficialmente nella cosiddetta “Bolla Sabatina” pubblicata dal Papa in Avignone il 3 marzo 1322.

Dal nome di questa bolla, poi, la promessa venne comunemente chiamata “privilegio sabatino”.

Con il passaggio dell’ordine dall’originale stato eremitico contemplativo a quello di  tipo mendicante, c’è stato, oltre che un cambiamento di vita e di mentalità, anche un cambiamento del particolare rapporto spirituale con Maria: mentre prima i “Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo si consideravano monaci-soldati che svernavano sotto la stella della “Domina”, cui spettava l’assoluta obbedienza e sottomissione in quanto loro “Condottiera” nelle battaglie della vita, una volta passati in Occidente, essi trasformarono questo loro rapporto di “servitori” e sudditi di Maria, con quello più confidenziale e filiale di figli e fratelli di cotanta Madre e sorella.

Lo Scapolare del Carmelo è diventato pertanto il segno tangibile di questa nuova spiritualità mariana, di questo profondo e confidenziale rapporto devozionale.

Grazie a questo simbolo, concreto e tangibile, Maria dal canto suo certifica l’autenticità dei privilegi riservati a quanti dei suoi figli si sarebbero consacrati a Dio per mezzo suo.